martedì 31 agosto 2010

BAM

Che dire,ottimo nome del resto.
Inaugurata quella che dovrebbe essere la Biennale d'Arte Moderna e Contemporanea in Piemonte.
Ecco, sicuramente la presenza di fumettisti quali Crepax e Cavandoli ci fa capire che l' Arte moderna, per quanto mooolto faticosamente, si sta avvicinando al mondo dell illustrazione?
Perfetto, e che dire, dell'indiscussa superiorità delle opere di the Don, rispetto alle insipide rielaborazioni di Nespolo ed alle foto (peraltro poco chiare ad un qualsiasi spettatore minimamente impreparato sull'autrice)?
Credo che una Biennale d'Arte forse non dovrebbe esporre vicino a tele e sculture di artisti di fama internazionale degli insoliti poster vincitori di concorsi (secondo piano), o mi sbaglio?ma forse l'impronta data era proprio quella di "grafica ed illustrazione"? allora scusami ancora ma proprio non riesco a giustificare la schiacciante superiorità artistica delle opere di Ron English e Shepard Fairey. Non darmi possibili spiegazioni alle domande,solo una tua impressione.

M.

UN GIRO TRA PEPERONI ED ARTE.

Carmagnola si rifà il look per la sagra del PEPERONE e mette in mostra l’arte grafica alla B.A.M.

Cosa ci fanno Ron English e Shepard Fairey a Carmagola, in una giornata calda di fine Agosto? Non è una barzelletta e non si sono nemmeno scomodati per la “SAGRA DEL PEPERONE”, in realtà si mettono in bella mostra alla Biennale di Arte contemporanea e Moderna del Piemonte.

Innanzitutto, doverosi i complimenti per la scelta del nome, onomatopeico e d’impatto, si sposa perfettamente con gli artisti che vengono esposti. Giusto per citare i più famosi: Ugo Nespolo (che è stato “rispolverato” e rielaborato), Guido Crepax (con dietro la sua agguerrita Valentina) e Osvaldo Cavandoli (in compagnia della sua linea).
La mostra, curata dall’attuale Direttore del Museo d’Arte Urbana Edoardo Di Mauro, ospita nei suoi due piani del Palazzo Lomellini, forse i più importanti artisti ed illustratori grafici moderni e contemporanei che hanno (di)segnato la storia del nostro paese, al fianco dei due FUORICLASSE americani arrivati nelle più importanti gallerie mondiali, passando prima dalla strada.
Sicuramente il primo piano dell’ardente palazzo merita maggiore attenzione, soprattutto grazie alle opere provenienti dalla “THE DON GALLERY” di Milano. Al secondo piano invece, oltre alla solita Valentina di Crepax e ad alcune opere di Raffaello Ferrazzi (uno di quegli artisti un po’ irriverenti che prendono l’ULTIMA CENA di Leonardo Da Vinci e gli fanno il verso), troviamo alcune fotografie e disegni grafici francamente incomprensibili, opera dei soliti ignoti che hanno vinto un concorso qualunque.
Personalmente, solo guardando le opere della coppia English-Shepard (e non quelle di Crepax e Cavandoli che disegnavano ormai troppi anni fa) posso comprendere il reale significato dell’arte CONTEMPORANEA. Arte cruda. Arte vera, figlia della strada e cresciuta a ritmo di propagande di protesta, direttamente inserita nel tessuto connettivo della nuova generazione che avanza, fondata sulle paure più profonde dell’animo umano, ma non per questo incomprensibili e invisibili ai meno esperti. Ma in tutto questo, dove erano i giovani? Insomma stiamo parlando di una Biennale del Piemonte mica della Sagra del Peperone, un’occasione come questa è imperdibile; IO per tutto punto ho contato solo 8 ragazzi di età compresa tra i 18 e i 25 anni (inclusi NOI due) presenti all’inaugurazione, metà dei quali era visibilmente interessata, mentre la restante metà si trovava lì per caso. Credevano Ron English inglese e fan di Ronald Mc Donald’s.
A mio avviso, vedere artisti universalmente riconosciuti a stelle e strisce esposti in Carmagnola city mi fa sorridere, ma allo stesso tempo mi fa riflettere su quanto poco venga considerata a Torino (e in Italia) l’arte di strada. In fondo tutto questo non mi sorprende, dato che l’unico momento di VERO interesse da parte dei visitatori, è stato suscitato solo alla vista della scultura di un peperone gigante. Gente affamata dunque, ma non d' Arte.

D.